Antonio Fusco Quintet
PEACEFUL SOUL
Antonio Fusco, Batteria
Emiliano Vernizzi, Sax Tenore
David Pastor, Tromba
Michal Ciesielski, Pianoforte
Massimiliano Rolff, Contrabbasso
Il recente lavoro dell'Antonio Fusco Quintet, "Peaceful Soul", è un arazzo appassionato e ricco di sfumature che si ispira alle tradizioni jazzistiche e classiche della musica asiatica, afroamericana ed europea, pur rimanendo profondamente personale e radicato. Le magistrali composizioni di Fusco combinano le sue esperienze uniche e le culture di molte comunità, utilizzando ritmi delicatamente strutturati e melodie serene ma in crescendo per raccontare le sue storie.
La dualità di ciò che rende "Peaceful Soul" sembra ruotare intorno all'equilibrio tra tranquillità e momenti di intensità. Da un lato, la vivace apertura "18th Floor" è stata ispirata da uno stato di tensione mentre si trovava nel suo appartamento al 18° piano della città di Hangzhou, in Cina. L' impronta hard-bop e l'assolo improvvisato di batteria, cercano di imitare questa sensazione di caos in un momento altrimenti tranquillo.
Ogni membro del quintetto europeo è presente sia individualmente che nel suo insieme, creando non solo una band, ma il suono di una fiorente comunità musicale. Le melodie fluttuanti e appassionate dei fiati e i motivi punteggiati ed armoniosi del pianoforte sono magistralmente supportati dalla batteria e dal basso, che si uniscono per catturare la malinconia, la contemplatività e l'energia che fanno di "Peaceful Soul".
“Peacefoul Soul” è un’ode a una salvifica seraficità intimistica, un disco policromo, dalle poetiche coloriture di provenienza europea (segnatamente nordiche), ma anche arricchito da frangenti assai swinganti (18th Floor, Evidence, Blues for Hangzhou e Take the Coltrane). Un album dal quale emergono l’importanza dei temi, lo spiccato senso estetico e le lodevoli doti narrative e descrittive di Antonio Fusco e dei suoi quattro brillanti compagni di viaggio." Stefano Dentice - Soundcontest Magazine
Questo è un tipo di jazz che viene registrato in molti dischi all'anno, perlopiù dalle etichette americane. E "Peaceful Soul" è sicuramente tra i più interessanti. E' un disco che si ascolta piacevolmente, come una registrazione perfettamente riuscita, che, non da ultimo, è dovuta all'ottima tromba di Hocker Jan Granlie – Salt Peanutz Magazine – Norway
"Giusto per circoscrivere l’ambientazione, vista la formazione ed ascoltata la musica siamo nell’ambito dei quintetti che hanno reso celebri etichette come la Blue Note nell’ormai lontano passato e se devo dare un riferimento meno antico, al quintetto degli anni ottanta di Tony Williams, ovvero jazz ben scritto e dai temi molto cantabili, ottimamente suonato in grado di ricostruire molto bene lo spirito di quella musica rinnovandola con nuovi brani. " Alessandro Nobis - Il Diapason Blog
Peaceful Soul Ha ottimizzato e assimilato frazioni finemente scelte della tradizione, aggiungendo un tocco personale". Georges Tonla Briquet-Jazzhalo.be
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